Le nuove Pagelle Dicos del 2012

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Vegeth 90
view post Posted on 30/4/2012, 09:22




Ho aperto una nuova discussione sulle pagelle dei Dicos nominandola 2012, poiché la vecchia discussione e bella piena di "roba" e per questo ho pensato di aprire questa discussione per inserire qui, come fece ele, tutte le pagelle 2012 della Moto Gp. Spero di aver fatto cosa gradita e di non aver toppato XD

Il sito da cui le ho prese e le prenderò è: Motocorse.com

GARA 1: QATAR

Inauguriamo con la prima gara del mondiale 2012 un nuovo formato per la consueta pagella – invece dei voti, ci limitiamo a dare giudizi relativi, con le due eccezioni del meglio e del peggio del GP.

IL MEGLIO DEL GP
Jorge Lorenzo. Lo spagnolo ci crede dal primo turno all’ultimo giro, lavora duro e guida come sa fare, anche quando la Honda torna a fare paura dopo il warm-up e Stoner pare avere tutte le intenzioni di replicare la gara dell’anno passato. Quest’anno la sua M1 non è più il disastro dell’anno scorso, e l’impressione è che abbia una gran voglia di far vedere a Stoner che la riconferma non sarà facile…

IL PEGGIO DEL GP
Valentino Rossi. Non dev’essere facile, dopo aver vinto tanto quanto lui, adattarsi a lottare per le posizioni di rincalzo, ma l’attenuante è molto relativa. E’ un professionista pagato profumatamente, che sapeva bene in che razza di ginepraio si andava ad infilare quando l’anno scorso ha deciso di lasciare Yamaha per affrontare la sfida Ducati. Non si può gettare la spugna alla prima gara, né piagnucolare perché Barbera lo manda per campi. Testa bassa e lavorare, le conclusioni si tirano a fine anno.

CHI SALE
Dani Pedrosa. L’abbiamo tutti dato per finito troppo presto, e invece guarda lì: lo spagnolo si incolla come una remora al codone della Yamaha di Lorenzo, e sfila Stoner in staccata sul finire della gara come fosse un qualunque comprimario. Quest’anno ci sarà da divertirsi…

Cal Crutchlow. Nei test ha lavorato bene, nelle prove pure, e in gara fa vedere cosa sa fare. L’anno prossimo una delle M1 ufficiali sarà probabilmente disponibile, e ha tutte le intenzioni di aggiudicarsela lui. Se continua così, difficile immaginarsi problemi.

Nicky Hayden. Zitto zitto, ribalta il gas e dichiara la GP12 la miglior Desmosedici che abbia mai guidato. Incassa 28 secondi, ma si comporta da professionista e signore qual è.

Stefan Bradl. All’esordio in MotoGP, con quella che probabilmente è la squadra meno “dotata” fra i team Honda, fa una gran bella gara. A dimostrazione che il titolo Moto2, a categoria matura, non è arrivato per caso…

Hector Barbera. Non guarda in faccia a nessuno come ha sempre fatto, e con la GP Zero fa la sua porca figura. Scorretto? Se lo è lo è sempre stato…

Colin Edwards. Il vecchio Tornado sa ancora il fatto suo, e i cavalli del motore BMW fanno il resto: primo delle CRT, e mica di poco.

Formula CRT: qualcuno paventava sverniciate pericolosissime, congestioni da prove libere sul finale della gara, piloti inadeguati ed altri scenari apocalittici. E invece, su una delle piste più critiche, le CRT non hanno intralciato, e anche il bistrattato Hernandez ha fatto la sua figura. Non sarà la soluzione ottimale, ma per ora il loro dovere – allungare la griglia – lo ha fatto.

CHI SCENDE
Casey Stoner. Sembrerà eccessivo parlare di “scendere” per un pilota che arriva terzo, ma dopo le prove sembrava che nessuno fosse in grado di impensierirlo. E invece salta fuori la sindrome compartimentale al polso, mai diagnosticata nei mesi precedenti anche perché Casey, come suo solito, non ha mai fatto più di cinque giri di fila. Le simulazioni di gara non servono solo per verificare le condizioni della moto…

Andrea Dovizioso. La Yamaha sarà anche molto diversa dalla Honda a cui è abituato, resta il terzo classificato nel mondiale dell’anno precedente e un pilota che corre in MotoGP da cinque stagioni. Il quinto posto non sarebbe nulla di cui vergognarsi, il farsi sverniciare da Crutchlow un po’ si. Atteso alla verifica spagnola.

Alvaro Bautista. E’ sceso dalla Suzuki ed è salito sulla Honda, ma non si vedono grandissime differenze. Ci aspettavamo qualcosa di più, visto che a fine 2011 aveva un gran codazzo di gente pronta ad offrirgli una moto…

QUELLI DA RIPERIZIARE
Ben Spies. E’ già la seconda volta che scivola per gomme fredde (l’altra volta era successo a Jerez, all’inizio della simulazione di gara) ma non è certo colpa sua se le conseguenze della scivolata sono state tanto pesanti. Lo aspettiamo a Jerez.

Randy De Puniet. Non che ci aspettassimo che andasse a lottare per il podio, ma che si avvicinasse agli ultimi prototipi si. E invece, finisce anche dietro ad Edwards. Anche lui rimandato a Jerez.

Bridgestone. Le nuove gomme si dovevano scaldare in un attimo e rischiare di non arrivare a fine gara. Si sono viste, invece, scivolate ad inizio stint e “personali” all’ultimo giro. Attendiamo prima di farne un caso, ma tant’è…

Commentate! ^_^


--- GARA 2: JEREZ ---

L MEGLIO DEL GP
Nicky Hayden. Rifugge dalle polemiche, gestisce domande stupide con l’intelligenza e la signorilità che lo hanno sempre contraddistinto, e sia in prova che in gara si danna l’anima per dimostrare che, in effetti, la GP12 è la miglior Desmosedici di sempre, come ripete da qualche mese. Nei primi giri combatte come un gladiatore, negli ultimi limita i danni. Ricorda un po’ lo Stoner del 2010, quello che comunque ce la metteva sempre tutta anche quando l’obiettivo era il quinto posto.

IL PEGGIO DEL GP
Valentino Rossi. E siamo a due gare in cui qualcuno con la sua moto gli finisce davanti, e non di poco. In prova perde completamente la bussola, fra lui e la squadra sembrano i dilettanti allo sbaraglio; in gara l’orgoglio torna a saltare fuori e il risultato non è così catastrofico come in prova. Rimane che, da pilota di punta, si deve sempre dare il massimo. Se poi si vuole essere considerati ancora dei fuoriclasse, e non uno che punta ad arrivare a fine anno senza graffiarsi la tuta di pelle, bisogna lottare come mastini sempre. Il talento di Rossi non si discute, il fatto che ci siano condizioni esogene che lo limitano nemmeno, la voglia di dare comunque il massimo però si.

CHI SALE
Casey Stoner. Vederlo quinto in prova mentre si massaggia il polso in un rallenty sul rettilineo fa pensare che il problema di Losail sia tutt’altro che risolto. Poi ci si rende conto che il polso massaggiato è il sinistro, che Gabarrini continua a sorridere, e dopo tre giri di gara il quadro è completo: se non ha preso in giro tutti, gli avversari perlomeno si.


Jorge Lorenzo. Aveva pianificato una gara su Pedrosa, si trova a dover gestire l’ennesima gara pazzesca di Stoner, anche sulla “sua” Jerez, quella che all’australiano non è mai andata giù. Però resta lì, martella come un fabbro strafatto di Red Bull (anzi, di Rockstar…) e nonostante una gomma anteriore alla frutta che lo manda largo un paio di volte rischia di farcela. Il riferimento per il mondiale resta lui.

Cal Crutchlow. Fa paura. In senso buono, quando tiene il passo di Pedrosa e lotta senza paura con i mostri sacri del mondiale. In senso cattivo, quando alla prima curva arriva solo relativamente padrone della situazione, e non stende Hayden solo perché la provvidenza ci mette una mano. Però ridicolizza ancora una volta Dovizioso, e punta dritto ad aggiudicarsi la sella della seconda M1 ufficiale. E adesso chi lo dice a Bradley Smith?

Stefan Bradl. In prova sportella Hayden che credeva di averlo sorpassato in cavalleria, in gara spiega con dovizia di particolari quanto possa essere selettiva la Moto2 una volta maturata la categoria. E’ presto per dire se abbiamo trovato un altro protagonista, certo è che la sua squadra è probabilmente la più povera del mondiale, ma dai risultati non si vede…

Aleix Espargaro. Primo delle CRT, complice la rottura dell’ART “gemella” di De Puniet. L’avevamo considerato con un po’ troppa sufficienza ai tempi della Ducati privata, qui non ha sfigurato.

Hector Barbera. Due gare, due duelli con Rossi. Non è un fenomeno e non lo è mai stato, ma il suo mestiere lo fa molto meglio di quanto non sembrasse in grado di fare con il team di Aspar, il che è tutto dire.

CHI SCENDE
Dani Pedrosa.
Pretendente alla vittoria largamente annunciato, si perde completamente nella prima metà di gara, e quando si sveglia è davvero troppo tardi. Doveva convincere (soprattutto i vertici Honda), ha sollevato altri dubbi.

Andrea Dovizioso. Altra gara, altra clamorosa paga da Crutchlow. E’ vero che la moto è diversa dalla Honda, ma non ci aspettavamo che ci fosse tanta differenza da incassare sedici secondi dal compagno di squadra. Non è che è stato il passaggio a mille, più che quello alla Yamaha, a sparigliare le carte?

Ben Spies. Sembra un debuttante, non si capisce di che genere siano i problemi che lo affliggono, e sulla Yamaha con cui tutti vanno fortissimo affonda come mai aveva fatto. Quella sella inizia a farsi sempre più calda…

QUELLI DA RIPERIZIARE

Alvaro Bautista. Meglio che a Losail, ma il distacco resta molto consistente. Rimandato all’Estoril.

Randy De Puniet. La rottura lo priva del piazzamento, ma non è questo il punto: era un po’ troppo indietro rispetto al verdetto dei test invernali. L’umido avrebbe dovuto esaltarlo, l’impressione è che lo abbia limitato. Non è che effettivamente, come ipotizza qualcuno, la sostanziale differenza con le GP stia nell’efficacia dell’elettronica?

Formula CRT: A Jerez dovevano stare più vicine alle MotoGP private, e se è vero che i distacchi risentono della rottura di De Puniet, è altrettanto vero che il solco fra prototipi e CRT è più profondo di quanto non sembrasse dai test. Attendiamo una gara più regolare meteorologicamente…


--- GARA 3: ESTORIL ---

A quanto pare si è corso per l’ultima volta il GP del Portogallo, almeno quello sul tracciato dell’Estoril, che pare farà posto l’anno prossimo (assieme ad una delle prove spagnole) alle gare in India e alla terza prova americana. Ecco le nostre quotazioni della categoria…

IL MEGLIO DEL GP
Casey Stoner. Esce, non esce, arranca nei primi turni di prova o forse non ha voglia di spremersi, fa vedere una Honda poco efficace in accelerazione, poi in qualifica esce dopo la sospensione e spara lì il tempone della pole. In gara dice che ha problemi di chattering, che guida per curare il braccio destro, ma intanto affronta la Senna come il curvone di Sepang: puntando il cordolo e mettendo di traverso la sua RC213V, e tanti saluti al gap pagato al T4 fino a domenica mattina. Quello ci prende tutti in giro…


IL PEGGIO DEL GP
Ben Spies. Lavora per ritrovare il feeling sull’anteriore, ci si mette d’impegno e in prova viene anche fuori. Poi in gara va in affanno, perde lucidità e commette errori a ripetizione, risultando l’ultimo – e non di poco – fra i piloti Yamaha. La M1 sembra la moto più equilibrata del lotto, ma lui proprio non ci salta fuori. Lo aspettiamo a Le Mans, ma ormai si parla già di mercato…

CHI SALE
Valentino Rossi.
Un settimo posto non è certo qualcosa per cui scaldarsi, e nel dopo gara parole moderatamente soddisfatte non trovano riscontro in occhi che non brillano, ma stavolta il ruolo di leader è stato svolto come si doveva. L’allarme prestazioni suona ancora fortissimo, visto il distacco incassato, ma se non altro, forse, ci sono le condizioni per lavorare un po’ più sereni.

Andrea Dovizioso. Bella gara, finalmente, di quelle come sa fare il Dovi che non a caso era andato bene, qui, anche l’anno scorso. Preciso, efficace, senza sbavature e abbastanza sicuro di sé da non farsi impressionare da un arrembante Crutchlow. Che, invece di mettergli pressione, ha finito per sbagliare lui. Grazie per averci offerto le uniche emozioni della giornata…

Cal Crutchlow. Ha perso il confronto con Dovizioso, ma di misura, e con l’onestà per dire chiaro e tondo che non aveva nel polso il passo dei primi quattro. Il ragazzo va fortissimo, e se forse è presto per dire che Lorenzo dovrebbe preoccuparsi, non lo è certo per avvertire gli altri due piloti Yamaha…

Alvaro Bautista. Gara migliore delle prime due, anche se manca ancora qualche sprazzo di genio e follia che si vedevano, a volte, con la Suzuki. Diamogli tempo, forse è questione di fargli prendere bene le misure alla Honda.

Aleix Espargaro. Continua a fare la sua figura, anche se approfittando dei guai di un De Puniet a mezzo servizio.

CHI SCENDE
Jorge Lorenzo. L’Estoril è “la terra dell’astronauta”, stavolta non ha nemmeno tirato fuori il casco in versione Moon. All’arrivo sorride per un secondo posto dopo che Stoner lo ha tenuto a un secondo di distanza per tutta la gara e ha bruciato la frizione in partenza, sostenendo che si aspettava di finire giù dal podio. Dov’è finito il micidiale passo di gara esposto nei test precampionato? Ma siamo sicuri che sia lo stesso Lorenzo che ha preso a pugni il serbatoio in qualifica?


Lo spettacolo. Una gara così noiosa non ce la ricordavamo da tantissimi anni a questa parte. A prescindere dalle motivazioni delle case, è necessario limitare l’ingerenza dell’elettronica – avete visto Moto2 e Moto3? Andiamo, su: così ha ragione Ezpeleta che vuole un’intera griglia di CRT, magari con centralina unica…


Dani Pedrosa. Tre gare, tre podi – il problema è che la tentazione di parafrasare in tre gare, tre paghe è fortissima. A Jerez dice di aver atteso troppo, stavolta di aver fatto l’errore alla prima curva – Stoner non aspetta Lorenzo, figuriamoci lui...

Nicky Hayden. Di risultati e distacchi in gara non ha responsabilità, visti i problemi accusati dalla sua Desmosedici, certo è che anche in prova è apparso ben meno incisivo e costante che a Jerez.

Ioda. La storia di Kenny Roberts avrebbe dovuto insegnare qualcosa ad un manager esperto come Sacchi, che invece di sfruttare l’esperienza passata di chi, alla fine, ha capito che i tempi sono cambiati e si è rivolto ad una casa, pare scelga di togliere anche l’unico punto fermo che aveva: il motore. Tanto di cappello per il coraggio, ma se già così Petrucci finisce a prendere un giro difficilmente la cosa migliorerà…

Karel Abraham. L’anno scorso abbiamo scoperto che il ceco non era quel paracarro che credevamo fosse dopo l’esperienza in 250 e Moto2, quest’anno l’impressione è molto meno positiva. Attendiamo

QUELLI DA RIPERIZIARE
Randy De Puniet. L’incidente delle qualifiche è frutto di una pista stretta e di un’incomprensione; le conseguenze lo rendono impossibile da valutare. Appuntamento a Le Mans.

Hector Barbera. Dopo due belle gare saltano fuori un motore brusco e un inedito dolore al braccio. Anche per lui, appuntamento in terra francese.

Stefan Bradl. Dopo due belle gare ne viene fuori una un po’ più opaca. Diamogli tempo, è un debuttante e viene da una classe, la Moto2, che ci hanno spiegato in lungo e in largo non essere per nulla formativa...


--- GARA 4: LE MANS ---

A Le Mans piove e le categorie inferiori si trasformano in roulettes russe. La MotoGP, invece, offre uno degli spettacoli migliori che si siano visti da molto tempo a questa parte.

IL MEGLIO DEL GP
Valentino Rossi. Ci perdoni Jorge Lorenzo, ma la nettissima vittoria del maiorchino sta un pelino sotto la gara di Rossi con la Ducati. Un po’ perché la vittoria di Lorenzo è stata di una noia letale mentre la gara di Rossi ha offerto un po’ di duelli, un po’ perché se non altro la prestazione di Valentino chiarisce come il nove volte campione del mondo non soffra certo di crisi di motivazione. Basta una moto competitiva e Rossi torna fuori. Adesso bisogna lavorare tutti per arrivare a questo livello anche sull’asciutto; dopo una prestazione del genere sarà più facile per tutti trovare morale e motivazione.


IL PEGGIO DEL GP
Ben Spies. Avevamo detto che lo aspettavamo a Le Mans, ma anche qui non si è praticamente visto. Disperso in classifica e di gran lunga il peggiore in sella alla Yamaha, in gara soffre una visiera appannata, rientra ai box e conclude poco più che per onor di firma. I giochi di squadra non sono ipotizzabili (Dovi e Crutchlow, allora?), resta qualcosa nella zucca del texano, o qualche problema che per qualche motivo non si può o vuole rendere pubblico. Urge ritrovarsi, il valore di Spies non è questo.

CHI SALE
Jorge Lorenzo.Immenso: si arrabbia in qualifica, subisce dai compagni di marca, poi piove e lui che in condizioni di scarsa aderenza fa paura (aveva vinto anche a Jerez 2011, ricordate?) rifila mezzo calendario a tutti. Senna da giovane aspettava che piovesse per correre al kartodromo ad allenarsi, lui nemmeno quello: lo inondava con una cisterna. Non sarà forse il più talentuoso, sicuramente è spaventosamente determinato. Alla fine, la forza è anche questa.

Casey Stoner. Il terzo posto finale è una piccola delusione per uno come lui, che come l’illustre predecessore Doohan non concepisce nulla se non la vittoria. Ma vederlo sorridente al parco chiuso con moglie e figlia, dopo aver annunciato il ritiro il giovedì, chiarisce molte cose. Qui non ci stava più bene, rispettiamo una decisione che più coraggiosa non si può e… godiamoci uno Stoner più sereno, come se si fosse levato un peso dallo stomaco. Uno Stoner che sa anche accettare un terzo posto senza la faccia di chi ha appena scoperto che gli hanno rubato la macchina.

Stefan Bradl. E’ vero, arriva quinto perché i due del Tech3 si sono cotolettati nelle vie di fuga, ma resta pur sempre un dilettante in sella alla Honda meno veloce del gruppo. Il team avrà anche poche risorse, ma se è quello che ha fatto crescere Casey Stoner qualcosa vorrà pur dire...

Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow. Per fare una gara del genere, lottando come assassini e giocandosela con Valentino Rossi in versione ingorillita, serve tanto manico ma anche tanto coraggio. Mai quanto quello necessario per fronteggiare Hervé Poncharal dopo essersi stesi entrambi mentre erano in lotta per il podio nel GP di casa del team che, casualmente, ha anche lo stesso title sponsor: l’energy drink Monster. Metteteci che Dovizioso non ha ucciso nessuno della redazione Mediaset dopo l’indegna intervista che qualcuno ha avuto il coraggio di fargli, e viene la tentazione di farlo santo subito.

James Ellison. Britannico, quindi abituato a correre sul bagnato, finora era passato bellamente inosservato tranne che nei discorsi di chi ricordava che l’unica cosa che avesse vinto era un titolo in Superstock più di dieci anni fa. E invece, complici errori dei rivali, finisce nel parco chiuso come primo dei piloti CRT al traguardo.


CHI SCENDE
Dani Pedrosa. Piove, e Pedrosa torna quello dei tempi migliori. Quando era imprendibile sull’asciutto, ma sfortunatamente andava pianissimo non appena l’umidità superava il 60%. In prova era andato benissimo, ma a vederlo guidare sembra meno sciolto di come ce lo ricordavamo – non è che la nuova 1000 è un po’ troppo a misura di Stoner e poco adatta alla guida pulitissima di Dani?

Randy De Puniet. Va bene la pressione del Gran Premio di casa, va bene il surplus dovuto alla vittoria di Louis Rossi in 125, va bene che Randy è sempre caduto molto, ma scatafasciarsi addirittura sulla linea di partenza è davvero troppo. Ad inizio stagione aveva il titolo delle CRT in tasca, adesso sembra stia facendo di tutto per arrivare ultimo.

Hector Barbera. Bravissimo in prova, soprattutto a scegliere il traino giusto (stavolta la tirata d’orecchi è arrivata da Dovizioso), poi in gara rientra nei ranghi come spessissimo gli accade. Vediamo cosa farà a Barcellona.

Chris Vermeulen. Va bene che andare in moto gli piace da matti, va bene che però la Suter non la conosce per nulla e che il motore BMW forse è il meno adatto, per quanto è cattivo, a dire la sua sul bagnato. Ma anche nelle qualifiche è sempre rimasto ad anni luce dagli altri. Preferivamo ricordarcelo come quello che aveva regalato alla Suzuki l’unica vittoria nella 800…

Karel Abraham. Con la 800 era decisamente più incisivo, con la 1000 è letteralmente svanito. Che cosa è successo?

QUELLI DA RIPERIZIARE
Nicky Hayden. Dopo Jerez avevamo archiviato l’Estoril come incidente di percorso, aspettandoci di vederlo ben più avanti qui, lui che sul bagnato ha sempre fatto ottime gare – ricordate Indianapolis? E invece cade un po’ nell’anonimato. Atteso al riscatto.

Lo spettacolo. Piove e viene fuori la gara dell’anno. Sull’asciutto avremmo assistito, con ogni probabilità, allo stesso spettacolo deprimente del Portogallo. Irrigare artificialmente tutte le piste o pensare bene a come limitare l’ingerenza dell’elettronica e rimettere più controllo nelle mani dei piloti, come avviene sul bagnato? Noi un’idea ce l’avremmo…

Alvaro Bautista. Un po’ incolore, lui che sul bagnato aveva fatto ottime gare. Ci aspettiamo molto di meglio.


------------- GP ASSEN

CASEY STONER 10: Alcuni hanno commesso l’errore di far arrabbiare il Canguro Mannaro. Una belva come lui se pungolata, reagisce in un solo modo: sbranare chi ha avuto tal ardire. E’ bastato che alcuni dubitassero della sua velocità, del suo talento, ed i fatti hanno ribadito che è vero che si ritirerà a fine anno, ma con il polso e con la testa è in grado di bissare l’iride conquistata l’anno scorso. Questi “alcuni” hanno dimenticato che in fondo erano solo tre e non ventisette le gare di lontananza dal primo gradino del podio. Uno degli “alcuni” ha affermato con tono grave e solenne che addirittura l’australiano ad Assen era costretto a vincere. Beh, forse perché in fondo Casey è uno che non ama scontentare i propri ammiratori, vittoria doveva essere e vittoria è stata. D’altronde non è stato l’unico nell’era delle 800 a far vincere la Ducati e la Honda? Certo Lorenzo era assente; di certo c’è anche che non è stata colpa del rider Hrc, e che il traguardo è stato tagliato per prima dalla moto numero 1. Il tutto con la morsa del dolore causato da una scivolata il venerdì mattina. Santo subito!

DANI PEDROSA 7: Non ha approfittato dell’assenza del connazionale in sella alla M1, non ha tenuto a bada la furia del compagno di squadra. Non ha, per l’ennesima volta, dimostrato d’essere un pilota in grado di fare la differenza. Ad essere veloce lo è; difetta del guizzo vincente che solo i grandi che hanno scritto la storia del motociclismo posseggono. L’eterno secondo!

ANDREA DOVIZIOSO 8,5: Come una formichina, giro dopo giro il pilota di Forlimpopoli ha programmato e realizzato l’assalto all’ultimo gradino del podio. Lancia un chiaro segnale ai vertici di Iwata, ed i sogni di cavalcare nel 2013 una moto ufficiale iniziano a trasformarsi in concrete speranze. Gli suggerirei, però, di guidare non una giapponese, ma un’italiana di colore rosso. Le sue doti di collaudatore servono come il pane a questa gloriosa marca tricolore. Chi sà che insieme possano togliersi delle belle soddisfazioni? Ottimo!

BEN SPIES 5,5: Bautista gli regala i panni del pilota di punta della casa dei tre diapason. Ha lottato e si è impegnato, ma non è bastato per subire l’onta del sorpasso del Dovi. Per niente ben!

CAL CRUTCHLOW 7,5: E’ coinvolto nel placcaggio di Bautista ai danni di Lorenzo. Costretto a recuperare dalle retrovie, arriva al traguardo quinto. D’accordo guida una signora moto, ma il suo talento emoziona anche in terra olandese. Bravo!

NICKY HAYDEN 7: L’onore della Ducati è salvo grazie al cuore dell’americano. Non è un fuoriclasse, e non è stato ingaggiato per farlo. Spirito di sacrificio e di appartenenza ad un gruppo, però, sono le caratteristiche che più di ogni altre i ducatisti amano. Kentucky Kid le possiede entrambi. Prima guida desmodromica!

HECTOR BARBERA’ 6,5: Con il telaio scartato da Mister 9 volte ad inizio anno è settimo. Buon risultato, ma niente di più. Quasi un minuto da Stoner sono un distacco enorme, anche se si guida una moto non ufficiale. Tiene a bada, fin quando non è costretto al cambio gomma posteriore, proprio l’ufficialissimo di Borgo Panigale…..Benino!

VALENTINO ROSSI 4: Nella prima parte di gara, non solo non è in grado di tenere a bada Hayden, ma le prende anche da Barberà. Con tutto il rispetto per loro, ma parliamo sempre di due normali rider. Rientra ai box, sostituisce la gomma posteriore distrutta, ed una volta rientrato gira più lento di prima….Aspettava l’ennesimo telaio nuovo….Ancora? Iniziasse a far funzionare il materiale che ha a disposizione. In Ducati hanno cambiato l’impossibile per accontentarlo, e mai c’è stato un cambio di rotta. Ora basta; prima i risultati, poi i cambiamenti, non vi pare? Dal muro di Iwata si è passati alle copie di Borgo Panigale; chiedere ad Hayden. Quando gli fanno notare che di tutte le moto che ha guidato, quella di quest’anno è la meno competitiva ride…Pensava forse a chi l’ha collauda e sviluppa? Ingaggiato per vincere e far vincere, ha fallito senza possibilità di appello. Bocciato!

HONDA 9,5: Facilitata dal fato, soffre le nuove Bridgestone. Ha dalla sua il talento e l’orgoglio del “Pibe de Kurri Kurri”, che le permette di festeggiare. Fosse solo por el pibe de Sabadell, quiere esperar!

YAMAHA 9: Coglie il podio con una moto non ufficiale. Va ricordato, però, che se non è condotta da Jorge, la vittoria è una chimera. Il discorso fatto per la Honda con Stoner, vale per la Yamaha con Lorenzo.

DUCATI 10: Il voto è per la pazienza che dimostra nel sopportare gli attacchi ingiusti da parte di un certo star system. A mio avviso, però, sbaglia. Un conto sono le critiche costruttive, un altro quelle distruttive. Perché, ad esempio, non fanno notare che il signor Jeremy Burgess della Desmosedici non è che abbia capito tanto? Oppure perché non zittiscono le richieste di telai nuovi, con l’elenco di quelli forniti ad oggi? Cara Ducati, in fondo hai ragione, occorre pazienza. Certo, hai le tue colpe, perché hai creduto di battere i giapponesi adoperando le loro armi. Per riuscirci devi ritornare ad essere la Ducati, e non essere la Yamati…Tornerai, così, a stupire il mondo come hai sempre fatto. Se al MoMA di New York è esposta una moto costruita a Borgo Panigale, se il Davide italiano che vince contro il Golia giapponese non è una leggenda, ma numerose pagine di storia, non credere a chi getta fango sul tuo marchio. Lo fanno perché hanno i loro interessi da difendere; finito però il fenomeno, finiranno anche loro. Sono due facce della stessa moneta. Per intenderci quella del conio delle monete di Giuda!

LA SUPPLICA: A Fuori Giri Carlo Florenzano, Responsabile Racing della Honda Italia, lancia un appello ad Ezpeleta per dare una moto competitiva a Rossi. Definisce Carmelo il burattinaio del circo, ed in pratica, se ho capito bene, lo supplica affinché facesse quanto in suo potere per far essere più veloce Rossi. Dalle parti mie, se ho capito male me ne scuso, questa si chiama richiesta di raccomandazione….Si favorisce il raccomandato a scapito di chi merita davvero. Ezpeleta, invece, dovrebbe subito redigere un comunicato nel quale afferma che non si adopererà per favorire nessun pilota, e che saranno le libere logiche di mercato a regolamentare i cambi di casacca ed i rinnovi. Se non facesse così, le case costruttrici, i team, i piloti, i media e gli sponsor potrebbero pensare che investire nella Motogp non avrebbe più senso se alla fine a spuntarla fossero i raccomandati. Non si tratterebbe più di sport, ma di altro. Altrimenti non si lamentassero se alla fine l’audience cala, lo spettacolo in pista è modesto ed i piloti nel momento del loro massimo splendore hanno voglia di appendere il casco al chiodo. Ricordo, però, a Florenzano il Rossi pensiero sulla Honda: “Non ero proprio a mio agio nel Team Honda…i miei rapporti con la Honda non erano più così idilliaci per via del diverso modo che avevamo di vedere determinate cose….non ero felice dentro di me quando mi mettevo a pensare al rinnovo del contratto con la Honda…..alla Honda sono tutti seri, rigorosi, impegnati a mostrare la potenza dell’impero….azienda fortissima, vincente, quindi anche un po’ dura nei rapporti umani, la Honda non aveva alcuna difficoltà nell’affermare la supremazia della propria tecnologia…..mi sentivo prigioniero di questo modo di pensare ed agire…i giapponesi della Honda hanno un modo di vedere le cose della vita che è ben poco in linea con il mio”.

IL RAGIONIERE: Carlo Pernat: “E’ abbastanza fatto, è una mia visione….sponsor tabaccaio a metà, Mostre, altri due sponsor che entrano e quindici milioni di euro sono sicuri…..manca la moto, punto!”. In tempo di crisi, i calcoli del genovese sono algoritmi equazionali da applausi!


Edited by Vegeth 90 - 3/7/2012, 13:03
 
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ELEKTRA 27
view post Posted on 30/4/2012, 14:11




Hai fatto bene ad aprire la nuova discussione almeno è più ordinata! per quanto riguarda la pagella del qatar penso sia un pò eccessivo il giudizio su Casey però in parte concordo...
 
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Vegeth 90
view post Posted on 30/4/2012, 14:13




Grazie marty, ora sono rincuorato XD Si, anch'io penso sia eccessivo il giudizio su Casey (ma non ingiusto), però in fin dei conti ci sta :) Concordo su tutto, per il resto...
 
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topgun9027
view post Posted on 30/4/2012, 19:40




...forse nessuno si è accorto che in qatar casey è arrivato terzo con un braccio solo.....
 
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Vegeth 90
view post Posted on 2/5/2012, 10:04




Come promesso ecco le nuove pagelle, le trovate nel post principale :)

Commento personale sulle pagelle: Sono un pò perplesso nell'aver messo Hayden come "il migliore del GP": capisco a livello morale, ma in gara... boh.
Su Casey concordo, anche se metterlo solo tra "Chi sale" mi sembra forse limitato, ma a pensarci bene neanche troppo... sicuramente ci si aspetta qualcosa di più straordinario da lui.
Sugli altri niente da dire, concordo... specialmente su Pedrosa, Dovizioso e Spies.

Lascio a voi la parola ;)
 
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ELEKTRA 27
view post Posted on 2/5/2012, 19:46




concordo con te anche io non condivido molto queste pagelle, il voto a nicky mi sembra esagerato in fondo ha fatto solo sei giri con i primi poi è sparito e poi dire che questa è la ducati migliore di sempre mi sembra esagerato così come compararlo a Casey! (con tutto il rispetto Nicky ma non vali una sua unghia!) e anche il voto a Casey non mi convince del tutto si potevano dire tanto altre cose sul suo conto... bah
invece concordo appieno su pedrosa, la penso come lui, se vuole lottare per il mondiale non può permettersi di fare il minimo errore non quando i suoi avversari sono lorenzo e stoner
 
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Vegeth 90
view post Posted on 3/5/2012, 10:22




Vero Marty! Devo dire che queste prime pagelle mi stanno leggermente deludendo in questo inizio di campionato, specialmente su come vengono scritti voti nei confronti di Casey... speriamo che verranno fatte meglio dai prossimi GP sennò devo dare ragione a Mgz quando dice che non sono di tutta questa gran qualità.
 
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Vegeth 90
view post Posted on 9/5/2012, 10:37




AGGIORNATE LE PAGELLE!

Beh allora avevo visto giusto che la gara non è stata chissà che cosa XD Comunque d'accordo sulle valutazioni specialmente di Pedrosa e Spies
 
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ELEKTRA 27
view post Posted on 9/5/2012, 17:53




concordo sul voto a Pedrosa ma non tanto su quelli di Casey e Lorenzo, per quanto riguarda Casey sembra che nessuno lo conosca per niente, non sanno che lui è molto esigente con se stesso e con la moto per cui quando c'è qualcosa che non va lo dice anche se poi nonostante i problemi riesce a vincere o a fare la pole! su Lorenzo penso che abbia veramente avuto dei problemi che gli hanno impedito di attaccare Casey...
 
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Vegeth 90
view post Posted on 24/5/2012, 14:41




Aggiunte le pagelle di Le Mans.

Mah, non sono per nulla convinto da alcuni "voti" e devo dire con DISPIACERE che anche i Dicos si son quasi piegati alla "Rossi Mania"... almeno così mi pare di aver percepito le parole scritte sopra.

Su Spies nulla da dire è la verità e così per molti altri piloti (Pedrosa inclus). Su Casey questa volta hanno scritto cose giuste a parer mio...

Lascio la parola a voi.
 
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topgun9027
view post Posted on 24/5/2012, 17:33




questa pagella è degna di un articoletto di un giornale da 4 soldi....inferiore anche ad un giornalino di scuola.....passi che rossi venga considerato il meglio del gp( se si considera che il week end è stato dominato da casey e jorge ha vinto con ampio vantaggio e si gioca il titolo,vedete voi chi è stato il migliore del gp,considerando che tutti sapevano che sul bagnato la ducati+rossi vanno forte come gli altri),ma dire di bagnare artificialmente la pista o limitare l'elettronica xkè sul bagnato interviene di meno (?????????????????)è una delle piu grosse cazzate che io abbia mai sentito! Molti hanno un idea molto distorta dell'elettronica che viene usata in pista...quando piove l'elettronica interviene di piu' rispetto alla pista asciutta! i controlli elettronici permettono di non far pattinare la ruota e di non far scivolare la ruota posteriore mentre si piega...e secondo voi le gomme pattinano di piu sul bagnato o sull'asciutto? ahahahahaahhaahhah Ecco appena avrò mezz'oretta scriverò nella sezione tecnica a proposito dei controlli elettronici che vengono usati sulla moto!
 
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Vegeth 90
view post Posted on 3/7/2012, 12:06




Mi scuso per la lunga assenza, ma finalmente ho aggiornato con i lGP di Assen ATTENZIONE: le pagelle sono tornate FINALMENTE con i voti

Una cosa: le pagelle sono tornate decenti: ORA SI CHE VI RICONOSCO DICOS!
 
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ELEKTRA 27
view post Posted on 3/7/2012, 14:07




Fantastiche queste ultime pagelle! il voto di Casey è super azzeccata e concordo con tutto! adoro anche le parole su Rossi e Ducati sono super d'accordo!XD
 
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topgun9027
view post Posted on 4/7/2012, 13:40




incredibile......una pagella fatta bene!
Forse comunque i dicos non si sono mai accorti che quela che loro chiamano raccomandazione rossi ce l'ha da tempo immemore e nessuno disse nulla quando pianse per avere le bridgestone e ezpleta gliele servì su un piatto d'argento! VERGOGNA! E' un campionato di moto gp e non un rossi gp! BASTA! Ducati un minimo di dignità,se hai un minimo di dignità e onore e rispetto per te stessa,sconfessa rossi,mandatelo a zappare,e mi rivolgo soprattutto al preziosi: se sei uomo e persona rispettabile, cosa che io credo ciecamente, parla e sconfessa il 46,rispondi colpo su colpo alle sue insinuazioni,vi tratta come dei principianti,sconrdandosi che l'anno prima qualcuno ci vinceva con quella moto e in sbk la ducati ha vinto una marea di titoli! La ferrari ebbe la dingità di licenziare un pilota come Prost,perchè definì la sua monoposto un camion....ora ducati,mostra anche tu un poco di dignità
 
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Vegeth 90
view post Posted on 4/7/2012, 17:23




Quoto Antonio! Vogliamo una Ducati con gli attributi adesso, basta ingoiare rospi amari (quelli di Rossi), reagite anche per i vostri tifosi!
 
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14 replies since 30/4/2012, 09:22   175 views
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